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DEFIGURA
Raduno di artisti della scena
“Nel novembre 2011 si tenne a Castiglioncello un raduno di artisti della scena. Un po’ da tutta Italia ci riunimmo intorno alle confessioni poetiche di un piccolo gruppo di artisti che possiamo serenamente definire “maestri”.
Quell’incontro, quel grande “buco nell’acqua” come mi piacque definire, ci confermò una necessità: molti artisti della scena italiana, sentono l’esigenza di condividere alcuni dubbi e domande di ordine poetico e teorico.
Sentono il bisogno di addentrarsi in questioni e temi che hanno radice nel profondo della propria arte.
Desiderano parlare e sentir parlare del “lavoro” e non tanto delle “condizioni” in cui il lavoro si dibatte.
Ormai già una trentina d’anni fa, interrogato sul ruolo e la funzione dell’ uomo di teatro, Carlo Cecchi ebbe a dire che non è più tempo di attori istintuali, naif, privi di conoscenze teoriche e di un proprio, consapevole pensiero sul teatro.
Sono d’accordo.
La formazione di un attore dovrebbe passare attraverso la conoscenza e lo studio di tutto lo scibile umano!
E se questo è troppo allora proviamo almeno con la conoscenza della nostra arte.
Ma ogni arte andrebbe considerata e indagata in stretta connessione con le altre arti.
Sono convinto che l’intelletto sia uno degli strumenti più importanti di cui un attore dispone.
Il pensiero va alimentato ed esercitato almeno tanto quanto il corpo.
Sono convinto che per una volta si possa parlare di teatro senza parlare delle condizioni in cui il teatro versa,
che chi fa ricerca nell’arte possa parlare del proprio percorso di ricerca senza necessariamente dover parlare
di difficoltà economiche e istituzionali”.
Claudio Morganti
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A quel primo raduno nel quale Claudio Morganti aveva dialogato con Danio Manfredini, Raffaella Giordano, Alfonso Santagata, Riccardo Caporossi, Piergiorgio Giacché, Attilio Scarpellini e Massimo Paganelli, e al quale avevo assistito da testimone, ne sono seguiti altri – a Sansepolcro, a Prato, a Napoli.
Qualche mese fa Claudio mi ha proposto di organizzarne uno a Macerata.
Mi ha chiesto di individuare un titolo, un tema per me pressante, un assillo a partire dal quale riflettere insieme di poetiche e di proporre alcuni “maestri” con i quali confrontarsi.
Ho scelto questo tema: la figura.
E inventato questo titolo: DEFIGURA, intendendo il de- sia nelle sue diverse accezioni in latino: a proposito di, a partire da, a causa di, che nell’accezione contemporanea di decostruzione della figura, defigurazione come irregolarità dell’immagine.
Con Claudio esporranno la loro idea di figura Patrizio Dall’Argine con i suoi burattini, il fotografoPatrizio Esposito e la filosofa e poetessa Rubina Giorgi, stimolati dal pensiero di Attilio Scarpellini.
Sono invitati a partecipare tutti gli artisti, operatori del settore, studiosi, testimoni che vogliano far quadrato, o meglio cerchio, per condividere, ascoltare, intervenire.
Intorno al raduno, previsto per il 13 aprile, si è sviluppata, quasi da sola, una piccola rassegna di approfondimenti, incontri, laboratori, ascolti, visioni, che vedranno coinvolti Rita Frongia, Lisa Gelli, Roberto CrestiStefano RicciC.re.s.co. e Spring Trio.
Andrea Fazzini

Un’intervista della rivista Krapp’s Last Post in cui Claudio Morganti ragiona intorno all’idea del raduno:
http://www.klpteatro.it/claudio-morganti-intervista-arte-clandestina

loghi allineati
Direzione artistica Andrea Fazzini
con la collaborazione di Giuditta Chiaraluce

Illustrazioni e progetto grafico L:sa

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